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"L'ora di Astemio"
Astemio Lupin - Live
Subway - 21 aprile 01
La notte ci porta sempre verso mete sconosciute, si esce di casa, due
chiacchiere con gli amici e via, dove?
Boh! Vediamo… …ed ecco che lo scorso
Sabato il destino (no la macchina di Zuky!)
mi porta al Subway di Follonica.
Al
subway, suonano dal vivo, e noi che ci siamo dimenticati l'ultima serata in
discoteca, di solito ci infiliamo in questi locali.
Il Subway è mooolto pieno,
il Subway trasuda gente, la gente trasuda chiacchiere, riempie bicchieri, evapora
bicchieri.
Il cartellone recita "Astemio Lupin", il gruppo di punta
del Suba, quello che, a detta di tutti (o quasi), tira di più, che fa muovere
la gente.
Entrando sento musica e chiacchere, c'è un muro di persone, dette
persone cantano, dette persone si muovono ,dette persone ballano saltano
invocano la band.
Non riesco a vederli, e cerco di avvicinarmi, comincio a
distinguere le linee di basso precise e pulite, non mi convincono, la batteria
non mi convince; mi avvicino, la gente è alle stelle, è apparsa la madonna che
canta "non restare chiuso qui pensieerooo…, mi gira la testa, mi faccio
spazio tra gli invasati, devo assistere al miracolo, un gruppo così forte a due
passi da casa!
E finalmente li vedo…Un mal di testa formato King Kong.
Il
basso suona, suona bene ma non c'è il bassista, la batteria è
montata, suona
ma non c'è il batterista, le due chitarre emettono un suono che si avvicina al
nulla, non suonano, il Sax fa un figurone ma suona?
NOOO!
Poi c'è Astemio che
canta Gianna, Gianna, Gianna, e lo fa come se fosse la canzone più incasinata
del mondo, Astemio è Renato, Ligabue ,Vasco Rossi, e pezzo dopo pezzo il suo
fido chitarrista (???) mette il dischetto, e la festa continua in un marasma di
venerazione verso questi 4 extraterrestri simil Take That (ma più brutti).
Preso dallo sconforto, mi dirigo verso il banco cercando di ubriacarmi fino alla
sordità, ma Astemio canta, canta e canta ancora un altro pezzo, e la gente
canta, canta e canta ancora.
Il mio mal di testa è diventato Gozzilla, sogno il
mio stereo, quando finalmente capisco che in realtà
Astemio è il più dritto
di tutti!
Spande merda e lo fa con classe!
Si, sono arrivato alla conclusione
che lo scempio messo in scena l'altra sera non è altro che il frutto di un
ragionamento logico verso il quale non ho assolutamente niente da obiettare.
Astemio dà alla gente ciò che la gente vuole, volete confusione volete cantare
a squarciagola?
Metti il dischetto Ambrogio che li facciamo sbavare.
Il problema
è semmai del locale, se si vuol fare musica dal vivo, e soprattutto si
pubblicizza un prodotto di qualità, non si può scendere a questo tipo di compromessi.
Se si fa musica con i gruppi, detti gruppi devono suonare, non si
può spacciare per gruppo il piano-bar dell'altra sera, se volevo un piano-bar,
andavo al Ciucheba!
Così si sminuisce anche il lavoro di chi nella musica mette
un impegno e una passione vera, di chi, bravo o meno bravo, monta sul quel palco
e suona, di chi si fa il mazzo tra prove e riprove, batte le "musate"
e vede coronati i suoi sforzi.
A questi livelli sarebbe importante bluffare il
meno possibile, e un locale serio certi "inciuci" non se li sogna
nemmeno.
Bisognerebbe farli suonare questi ragazzi, facendo un distinto tra la
qualità e i quattrini.
Si, perché il problema sono i soldi, sono quelli che
poi alla fine contano.
Astemio il suo lavoro lo sa fare, sa stare sul palco e fa
eccitare le ragazzine, quello che trovo assolutamente assurdo è l'atteggiamento
del Subway.
Se ti spacci per un locale di tendenza dove oltre alla gnocca si
vedono suonare dei buoni gruppi, non puoi propinare 3 ore di merda purissima.
Ma
ancora possiamo andare oltre, i locali puntano al soldo e propongono un prodotto
che la gente apprezza, la conclusione è che i locali danno ciò che la gente
vuole, volete Astemio?
Beccatevelo e visto che ci siete pagate l'entrata e un
paio di bevute a testa, che così la prossima volta lo richiamiamo.
Non è il
Subway, non è Astemio, sono io che dovrei starmene a casa…
di
SARDSKY
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nell'ingresso di casa
Toscana in Concerto
- a cura di dylanfour e xavier
- © 2001
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