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				Ispirato ad un fatto realmente accaduto nel 1985 (alla 
				sceneggiatura ha collaborato anche il poliziotto al quale è 
				dedicato), e diretto da un ex poliziotto, il titolo si riferisce 
				all’indirizzo del dipartimento di polizia parigino, per il quale 
				lavorano i due protagonisti Vrinks (Auteuil) e Klein (Depardieu), 
				ex amici e protagonisti di un dualismo completo, vita (uno ha 
				sposato la ex dell’altro) e lavoro (capi di due squadre 
				speciali, vengono messi in competizione dal loro capo per la sua 
				‘’successione’’; chi prendera’ la banda che sta rapinando i 
				furgoni portavalori, mietendo vittime e totalizzando un bottino 
				impressionante, salira’ di grado); uno dei due, preso 
				dall’arrivismo, commettera’ uno sbaglio che portera’ alla morte 
				di un poliziotto amato da tutti i colleghi, e poi fara’ 
				incarcerare l’altro per un suo passo falso, compiuto solo per 
				risolvere il caso.Poliziesco atipico, per un pubblico abituato ai prodotti USA, il 
				film ha un buon ritmo nonostante la seconda parte sia poco ‘’poliziesca’’ 
				e molto introspettiva, tutta incentrata sul dualismo descritto 
				poco sopra. Nonostante gli sforzi, e i dialoghi piuttosto truci 
				e aderenti alla realtà, il film non e’ granche’, la Golino la 
				preferiamo in altre occasioni, Auteuil non e’ adatto anche se la 
				sua bravura non e’ messa in discussione, mentre Depardieu e’ 
				perfetto nella parte dello stronzo.
 
				
				Tutto sommato mi sento di sconsigliare il film. 
				di: 
                  Ale |