((( ToscanaInConcerto_Cinema )))

mail us

Home

Menů Cinema

- Le crociate – Kingdom of Heaven – di Ridley Scott  2005 -

cine

Francia, 1184. Baliano e’ un giovane maniscalco che ha perso il figlio e in seguito la moglie suicida dalla disperazione. Ha perso la fede, e si macchia di omicidio, per giunta, di un prete. Goffredo di Ibelin, sulla strada per Gerusalemme, si rivela a lui come suo padre mai conosciuto, e lo convince ad andare con lui in Terra Santa. In punto di morte, lo nomina cavaliere, e gli fa promettere solennemente di continuare il suo lavoro, di servire fedelmente re Baldovino di Gerusalemme e di rispettare tutti gli uomini di tutte le religioni. Arrivato a Gerusalemme, scopre un mondo tollerante e laborioso, amici (Tiberio), nemici (Reinaldo), e una donna splendida, Sibilla, sorella del re e moglie di Guy di Lusignano. Nonostante faccia prosperare Ibelin, il suo piccolo regno, gli intrighi e gli interessi scatenano la guerra contro i saraceni guidati da Saladin; Baliano dimostrera’ coraggio, astuzia e integrita’, difendendo Gerusalemme seppur in netta inferiorita’.

Arriva dopo mille polemiche il nuovo filmone di Ridley Scott, regista col gusto dell’epica, autore di grandi flop ma che ha il merito di aver sfornato un capolavoro (Blade Runner), ormai piu’ di 20 anni fa. Polemiche sull’opportunita’ di un film su una guerra di religione in questo momento, come spesso accade, partite da persone che non avevano visto il film. Invece, il film pecca forse del difetto opposto: ci mostra una cerchia (ristretta) di personaggi illuminati, tolleranti e aperti verso tutte le religioni; fa piacere crederlo, ma chissa’. E potrebbe andare oltre, viste le premesse, il personaggio principale che ha perso la fede a causa di tremende vicissitudini personali, e che parte per Gerusalemme (vista gia’ allora come la culla di tutti i culti) soprattutto perche’ assetato di fede. Il percorso potrebbe essere interessante, ma si perde nei meandri oscuri della sceneggiatura, che evidentemente soffre degli imponenti tagli (il film nella versione originale pare durasse circa 4 ore; per scendere sotto le 2 e mezzo il regista ha dovuto usare le cesoie, e si nota benissimo), e che quindi pare spesso navigare a vista. Unite il tutto a scene di battaglia non esaltantissime (ormai ci siamo abituati benissimo, ed il merito va anche a Scott, vedi Il Gladiatore), e a personaggi un po’ macchiettistici (ci mette il carico da 11 il doppiaggio nella versione italiana, la vogliamo finire di doppiare qualsiasi tipo di arabo in maniera ridicola?), e va a finire che la noia ci assale molto presto.

di: Ale