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Matteo ed Emma sono sposati, hanno
una figlia, sono entrambi medici; Matteo, medico di primo
soccorso sulle ambulanze, sta prendendo una cotta per Elena, una
volontaria, Emma cede alle pesanti insistenze di Leonardo, suo
collega chirurgo. Matteo non fa in tempo ad andare oltre, perchè
dopo il tradimento, Leonardo provoca l'incidente nel quale
scompaiono lui ed Elena; si risvegliano in un limbo, né vita né
morte, da dove Matteo può osservare la reazione della famiglia,
ma anche andare a fondo nella sua storia con Elena, che però gli
ricorda sempre più Emma.
Un film pretenzioso ma tutto sommato delicato, coraggioso, quasi
francese oserei dire, sui sentimenti, sulla perdita, sul senso
della morte più che su quello della vita.
Placido, sceneggiatore insieme a Piccolo, Contorello e Starnone,
osa e fa bene, e, anche se la parte "onirica" e soprannaturale
risulta curiosa ed azzeccata all'inizio, ma perde intensità e
lucidità via via che si dipana, prova a creare un film
metafisico e non per tutti.
Nel cast, il duo Accorsi/Placido perde alla grande il confronto
con quello Dionigi/Bobulova, e proprio quest'ultima risulta la
più convincente, chissà, forse aiutata dal ruolo (anche Dionigi
sembra avviato invece ad un futuro monoespressivo, a giudicare
da questo film); chissà come poteva essere il film con almeno
altri due attori all'altezza.
di:
Ale
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