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La stanza del Figlio - di Vale

Almost Famous - di Vale

The Mexican - di Vale

Le Fate Ignoranti 1 - di Francesco

Le Fate Ignoranti 2 - di Vale

Chocolat - di Vale

Traffic - di Vale

Snacht - di Vale

AMICI AHRARARA - di Vale

Il Gladiatore - di Vale

Scoprendo Forrester - di July

Il Mistero dell' Acqua - di Francesco

La Tigre ed il Dragone - di Vale

What Women Want - di Vale

Hannibal - di Vale

Luna Papa - di Francesco

L'ultimo Bacio (1) di Tizy 

L'ultimo Bacio (2) di Vale

L'ultimo Bacio (3) di Lisca

Billy Elliott (1) - di Francesco

Billy Elliott (2) di Vale

A ruota libera - di Vale

Non Ho Sonno - di Vale

Autumn in New York - di Vale

Memento - di Vale

Cast Away - di Vale

Bread and Roses - di Vale

Chiedimi se sono felice - di Vale

Le Verita' Nascoste - di Vale

Brother - di Francesco

I Cento Passi - di Vale

La Tempesta Perfetta - di Vale

Scary Movie - di Vale

Tandem - di Vale

X-Men - di Vale

Dinosauri - di Vale

Il partigiano Johnny - di Dylanfour

Denti - di Dylanfour



LA STANZA DEL FIGLIO di Nanni Moretti 

Dopo le riflessioni sulla vita e l'eccesso di autobiografismo narcisistico degli ultimi 
film Nanni Moretti torna alla grande con quello che a detta di molti e' il film piu' bello, piu' maturo
e toccante ed anche il piu' complesso visto che la lavorazione e' durata due anni.
Questa volta la scelta di Moretti e' quella, difficile e coraggiosa, di scandagliare reazioni di fronte
al sentimento piu' pudico e personale: il dolore per la morte di una persona amata; non c'e' 
il sentimentalismo eclatante di tanti film americani, ma il dolore entra in modo silenzioso e strisciante
nei piccoli gesti quotidiani, a tavola, al luna park, nel rapporto tra marito e moglie nudo e disarmante.
Nanni Moretti ritrova forza narrativa affrontando questo tema con pudore e sincerita' che ha fruttato al film il David di Donatello

Vale


ALMOST FAMOUS di Cameron Crowe 


Dal regista di "Singles" e "Jerry Maguire" un film autobiografico coloratissimo e gioioso. 
Un vero e proprio tuffo nel mondo del rock anni '70, del sesso, dei tour on the road, 
delle groupies il tutto filtrato attraverso gli occhi del più giovane giornalista corrispondente 
della prestigiosa rivista Rolling Stone che viene inviato a seguire il tour della band degli Stillwater
Spiccano nel cast una splendente Kate Hudson, capo delle groupie ( le folli ragazze che seguono il tour vivendo in simbiosi con la band) e Francis McDormand, casalinga rockettara madre del protagonista, entrambe candidate all'Oscar.

Vale


THE MEXICAN di Gore Vebinsky 


Nuova coppia di bellissimi sullo schermo, destinata a non esaurirsi solo in questa collaborazione, 
Brad Pitt e Julia Roberts interpretano una commedia vecchio stile venata di giallo.
Al centro della vicenda c'e' una famosa pistola antica di grande valore e la storia procede tra scaramucce amorose, avventure, rapimenti, fughe rocambolesche e gags comiche
tra la California ed il suggestivo e polveroso deserto messicano.
La trama non e' certo originalissima, e in un film senza infamia e senza lode spicca sicuramente la recitazione convincente di Brad Pitt, che oltre ad essere molto affascinante e' sempre piu' bravo e capace di calarsi nei ruoli che interpreta.

Vale


1 Le fate ignoranti - di Ozpetek 
Italia 2001

Film discretamente girato che però è impastato di buonismo. Politicamente corretto. Una buona M. Buy, un non suff. S. Accorsi,
più che suff. parte degli altri interpreti con menzione speciale a Serra. 
La storia, guardando bene, è un po' improponibile. Si allontana immediatamente dall' integralismo che separa nella realtà i mondi 
dei due protagonisti e si fa sempre più globale per far credere che c'è una possibilità di convivenza tra due universi totalmente diversi. 
Ripeto: Correttezza innanzi tutto e film da vedere attrezzandosi di naturale disincanto. 
Ma da vedere. 
P.S.-Strano l' uso di immagini estremamente crude per inscenare la morte del marito-amante in un film così soft.
 Scossa voluta dal regista per velare un presunto cambio di tono della pellicola?

France


2 Le fate ignoranti - di Ozpetek 
Italia 2001

Una splendida stagione per il nostro cinema italiano che finalmente sembra risollevarsi 
dalla crisi perenne in cui pareva caduto; dopo i grandi successi di Moretti e Muccino 
ecco un altro film profondo ed intelligente.
Ozpetek, dopo aver raccontato il paese d'origine con "Il bagno turco" ed "Harem Suare" narra
una vicenda parzialmente autobiografica. Margherita Buy, da poco vedova, scopre che l'amato 
marito la tradiva in realta' con un giovane omosessuale (Stefano Accorsi) e dopo il primo momento 
di shock entra in contatto con una sorta di grande famiglia allargata caotica e generosa che la accoglie apprendendo un modo differente di amare.

Vale


CHOCOLAT di Lasse Hallstrom 

Favola piena di buoni sentimenti, dove si lotta per la conquista della felicita', della liberta' e della tolleranza tra individui e dove
 la cioccolata diventa una metafora e contemporaneamente uno strumento di persuasione che riporta alla mente la dolcezza della vita.
Ottimi attori (un Johnny Depp sensuale come sempre, Juliette Binoche e Judy Dench candidate all'Oscar) ed una splendida 
colonna sonora per un film che forse eccede un po' troppo nella poesia. 

Vale


TRAFFIC di Steven Soderbergh 

Il filo conduttore delle tre storie che si intrecciano in questo film e' la droga; c'e' chi la spaccia, chi la consuma e chi la combatte
 mettendo a repentaglio la propria vita. Premiato con l'Oscar come miglior regista Soderbergh realizza un film d'autore asciutto,
 elegante e duro quanto basta, accompagnato da una splendida fotografia che caratterizza tre luoghi e tre vicende diverse cogliendo
 ogni volta gli elementi caratteristici dei vari ambienti. Strepitoso il premio Oscar Benicio Del Toro meritatamente premiato per il suo
 poliziotto duro e puro che combatte contro le lobby della droga al confine col Messico.

Vale


 SNATCH di Guy Ritchie 

Da Mister Madonna al Tarantino inglese, il destino di Guy Ritchie e'quello di avere sempre qualche nuovo soprannome, ma lui non 
se ne cura, anzi sembrano portargli fortuna perche' dopo il suo primo film "Lock & Stock" le promesse sono state ampiamente 
mantenute ed ecco un nuovo film folle e divertente. 
Gli ingredienti: gangster da macchietta, furti di diamanti, zingari irlandesi tatuati che parlano un linguaggio incomprensibile ed hanno 
il volto di Brad Pitt il tutto condito con un montaggio rapido e geniale. Divertimento allo stato puro. 

Vale


AMICI AHRARARA di Franco Amurri
(ita 2001) 

Chi apprezza la comicita' surreale e clownesca dei Fichi d'India in TV si divertira' sicuramente con questo film che ha due 
meriti principali: e' diretto da un vero regista, anche se in questo film un po' semplicione, e non c'e' la volgarita' gratuita 
che caratterizza molti film comici italiani. 
Una storia surreale per la nuova coppia di comici sbarcata dalla televisione, non e' capolavoro, ma e' sicuramente meglio
di molte altre commedie italiane con le solite bellone nude (e possibilmente straniere).

Vale


 IL GLADIATORE di Ridley Scott
(Usa 2001)

 Pioggia di Oscar per il film di Ridley Scott che mescola la maestosita' e l'imponenza degli antichi colossal storico-mitologici 
(vedi Ben-Hur) alle dure leggi del commercio. 
Se e' vero infatti che gli Oscar tecnici sono meritatissimi, bellissime le scenografie ed i costumi, ed estremamente affascinanti 
gli effetti speciali (come non rimanere colpiti dalla bellezza del Colosseo interamente ricostruito in digitale) pensare al Gladiatore
 come miglior film dell'anno pone qualche dubbio.
Russell Crowe e' rude e violento quanto basta per essere credibile nel ruolo del Gladiatore Massimo Meridio, 
ma da qui a miglior attore il passo e' lungo e viene da pensare che nell'assegnazione degli Oscar gli incassi dei film contino ormai 
piu' dell'arte, infatti se escludiamo le emozioni della battaglia iniziale e soprattutto lo scontro finale nell'arena, la noia regna sovrana 
e che dire poi di Commodo,  imperatore che sfidando tutti i libri di storia romana scende nell'arena a combattere, e che per tutto
 il resto del film somiglia piu' ad un bambino viziato? 

Vale

 


SCOPRENDO FORRESTER

Regia: Gus Van Sant
Con: Sean Connery, Rob Brown
Stati Uniti ,2001

New York, Bronx...oggi.
La storia di un sedicenne che cerca di trovare la sua strada, provando ad
uscire dai limiti del suo ghetto. Lo farà anche grazie all'incontro con
William Forrester ( Sean Connery ), che spingerà il talento di scrittore di
questo ragazzo.Un film che esalta la cultura universale e il sapere, con gli
occhi di un ragazzo che, quasi attraverso un rito di iniziazione, cerca di
non lasciarsi confinare nei banali clichè della N.Y. perbenista nè in quelli
del ghetto afro...Il tramandarsi di una eredità dal grande saggio
dispensatore di preziosi consigli ad un giovane talento che raccoglie in sè
i sogni e le speranze della sua generazione...

di Juli


Il MISTERO DELL' ACQUA di K. Bigelow

Il nuovo film di K. Bigelow con S.Penn non è il massimo.Una ora e quaranta minuti di belle fotografie appuntate le una sulle altre, discretamente suggestive, possono portare ad un lavoro di bella fattura ma di scarsa personalità.
La storia su cui si erge la pellicola è, più che inconsistente, trattata male.
Un thriller nato due secoli fa (fatto di cronaca del 1873 con due morte ammazzate che porta al patibolo un uomo) e che dissemina fantasmi per tutto il secolo successivo fino a quando la Bigelow nel 2001 lo rende planetarmente pubblico cercando di far cassetta per la BIM. 
CONSIGLIO: Si può arrivare a vederlo se la serata con gli amici non promette niente di buono.
di France


LA TIGRE E IL DRAGONE di Ang Lee

 Magie d'oriente.
       Dopo la drammatica profondità di Zyang Yimou e la violenza catartica di
 Takeshi Kitano un altro regista orientale diventa oggetto di culto in Europa
 e non solo.
 Ang Lee, capace di calarsi perfettamente nel mondo anglosassone con
 "Ragione e sentimento" recupera le proprie radici con un capolavoro che
 mescola cappa e spada, antiche leggende ed arti marziali in una favola dove
 le protagoniste sono tre splendide donne-guerriere forti e dolci.
 Pioggia di nomination per una riflessione sulla perdita dell'innocenza,
 sulla morte e sull'amore con effetti speciali funambolici.
Vale


WHAT WOMEN WANT di Nancy Meyers

 Cosa accadrebbe se un macho sex simbol e terribilmente maschilista
 fosse in grado di leggere nel pensiero delle donne?           
 Ce lo spiega Mel Gibson, per la prima volta in un ruolo esclusivamente
 comico (senza popoli da salvare o criminali da arrestare).    
 L'idea è sicuramente originale e Gibson, col suo solito fascino diverte
 e attrae, ma alla lunga la sceneggiatura si mostra spenta e prevedibile,
 coronata da un happy end stucchevole e il film non riesce a strappare che
 qualche timido sorriso ed una stiracchiata sufficienza


HANNIBAL di Ridley Scott

Che dire! Di questo film si è detto tutto ed il contrario di tutto.
      Appurato che siamo lontani dalla raffinatezza di Jonathan Demme e del
 suo "Silenzio degli innocenti" il film di Ridley Scott genera solo sentimenti
 forti: grande entusiasmo o fortissime critiche, orrore estremo o ilarità
 nemmeno tanto celata per le scene un po' troppo grottesche (cervelli e non
 solo) per fare paura.
      Al di la' del gusto personale però non si possono non notare una 
 costante mitizzazione del buon dottor Lecter, un appiattimento degli altri    
 personaggi, soprattutto dell'agente Sterling orfana della grande Jodie Foster
 e notevoli buchi di sceneggiatura.
Vale


"Luna Papa" di B. Khudojnazarov

Buon film  di B. Khudojnazarov. Bei colori e buona fotografia. Punti grotteschi sparsi per la pellicola non appesantiscono il film. Buona prova degli attori  e delle attrici. Voce fuoricampo molto suadente del bambino che non vedremo nato,
ma che alla fine nascerà.
La madre è messa incinta da uno sconosciuto che se ne va. Lui era venuto con gli artisti del teatro e allora la protagonista, il padre e il fratello (reso tonto mentre era sotto le armi da una bomba) girovagano alla ricerca del futuro padre. La gente del paese la ghettizza perché è una ragazza madre. Ma questo modo di agire prima di giudicare dovrebbe essere supportato dalla visione degli equilibri sociali che il film neanche troppo velatamente mostra. Da vedere .Film non  pesante, senza sorta di presunzione ma che sa far riflettere.
France


"L'ultimo bacio" (1)  di G. Muccino, con S. Accorsi e G. Mezzogiorno
(Ita 2001)

Film "frizzante", allegro e in continua evoluzione.
Un film riflessivo al punto giusto, né troppo impegnato né toppo frivolo.
Chi è davanti allo schermo si sente partecipe quando si presentano i problemi e sopratutto le paure di chi a 30 anni deve fare una scelta importante, 
deve mettere per così dire" la testa a posto ". 
Tizy


"L'ultimo bacio" (2) di G. Muccino, con S. Accorsi e G. Mezzogiorno
(Ita 2001)

Un frenetico spaccato di vita di un gruppo di trentenni, attualissimo e
 realistico nel fotografare le loro fobie, i loro amori e la sindrome di Peter
 Pan
che tormenta la nostra generazione.
C'è il fedelissimo al matrimonio, l'impulsivo ossessionato da una ex
 che non riesce a dimenticare, il giovane padre in crisi e il playboy che
 passa ogni notte con una donna diversa e poi ci sono loro, Accorsi e
 la Mezzogiorno, fidanzati anche nella vita, la coppia più bella e felice che
 è in attesa di un figlio.
Ma basterà la freschezza e il sorriso di una diciottenne per mettere in
 crisi questo rapporto e per spingere il protagonista a varcare la soglia che
 delimita il passaggio dalla giovinezza alla maturità ed alle responsabilità.
La regia incalzante si sposa alla colonna sonora di Carmen Consoli ed
 alle grandi interpretazioni dei giovani (e meno giovani) attori.
Vale 



"L'ultimo bacio" (3) di G. Muccino, con S. Accorsi e G. Mezzogiorno

(Ita 2001)

"L'ultimo bacio" di G. Muccino ha una buona colonna sonora che si discosta dalla pateticità del film. 
   Trentenni della media-borghesia che dopo aver preso la bella laurea che tutti gli pronosticavano dalla nascita
si ritrovano a fare i conti con il prurito che hanno tra le gambe anche se hanno una prossima mogliettina D.O.C 
che quando scopre che l' imminente marito si ingroppa una altra donna
(in questo caso una diciotenne rizza-rizza che verrà presa e scaricata) incomincia a fare urla da orango e giù offese, 
cazzi in ogni discorso e addirittura sguinamenti di coltelli con lame traslucide.
( Ribadisco: PATETICO, evitare la somministrazione sotto i 18 anni- tanto i più grandicelli ormai sono già quasi rincoglioniti.) 
   La simpatica G. Mezzogiorno fa la futura-mogliettina che ogni tanto recita da cane (Come del resto tutti gli attori almeno 1 cappellata la fanno-non mi dilungo.) e che vorrebbe far capire al suo stallone Accorsi che i tempi sono cambiati:
lei, borghesotta, non accetterà più le corna che i suoi padri hanno sempre fatto alle sue madri perchè ora 
ha voce in capitolo e soprattutto tanti soldi che le permettono anche di chiudere in faccia la porta al trombatore.
In fin dei conti IL RISPETTO TRA LE PARTI, PER LORO, NON è MAI ESISTITO. E questo stato di cose andrà a peggiorare.
  Poi ci sono anche 1 trombatore di professione, 1 cretino che vorrebbe scappare con un camper e a cui muore 
il padre e che ha una altra cretina che non lo vuole più e allora lui impazzisce dalla voglia di ristabilire il solito tram-tram- con lei, 
poi c'è un 'altra coppia di cerebrolesi con un pupetto [c'è anche da notare che lui si fa il piercing al naso e poi continua a lavorare come pseudo-manager in una aziendona chiamata softnen&soften-Dal vero il piercing durava 05' poi il responsabile ti faceva venire a dire 
"I Clienti potrebbero credere in una nostra licenziosità così e meglio se il naso te lo epuri del tutto. ESEGUI se tieni al tuo posto di lavoro",,,, 2 che si sposano e dall'unico discorso che fanno si capisce che gli hanno fato fare la parte sempre e anche a loro dei deficienti. La Sandrelli meglio non parlarne, alla 1° SCENA FA ridere a una delle ultime sembra un prete che da l'ostia e dice alla figlia,"Il tuo posto è pur sempre accanto a lui!" Che tristezza! Non ce l'ho fatta a resistere fino all'ultimo e non so la fine perché mi sono alzato e sono andato a vomitare. Non ci andare al cinema.
Tanto tra un anno te lo spacciano come filmone in 1° serata sia la RAI che MEDIASET. SCONTRO AL VERTICE
Si accettano critiche. 

Lisca (new entry)
  da Pisa


BILLY ELLIOT  (1) di Stephen Daldry

Nuovo film rivelazione dell'Inghilterra industriale post-thatcheriana dopo 
 "Quattro matrimoni e un funerale", "Full Monty", "Trainspoitting" e "Sliding
 Doors".
      Il cinema inglese ci offre sempre nuove sorprese e questa volta ci
 diverte e commuove con la tenera storia di Billy Elliot che passa dalla boxe,
 spinto dal padre minatore alla danza, la sua vera passione.
      Osteggiato dalla famiglia e da poco orfano di madre Billy troverà una
 alleata e amica comprensiva nella maestra di danza.
      Divertente, commovente e anticonvenzionale


Billy Elliot (2) di Stephen   Daldry
(GBR 2001)

Film britannico sufficiente, Le due ore di proiezione filano via lisce con punte di retoricità sparse in qua e in là.
Il piccolo Elliot sogna di fare il ballerino, ma proviene da un substrato culturale che non dovrebbe riuscire a capire questa sua aspirazione. 
Il padre minatore in sciopero come il fratello maggiore lo incammina alla boxe donandogli i guantoni del nonno.
Ma lui vede le ballerine e comincia a danzare.
Un amico omosessuale imberbe, una amica che vorrebbe anche fargli vedere la patatina pur di farlo rimanere con lui.
Tra varie peripezie il bambino diventa uomo-ballerino grazie alla sua forza di volontà, al padre , all'insegnante di ballo, 
al fratello e alla comunità dei minatori che fa una colletta per pagargli il viaggio a Londra per l'audizione alla Royal academy.
Candidato a 3 premi oscar. Un film fatto per colpire al cuore l'uomo medio.

france
(il nostro inviato da Pisa!)


A RUOTA LIBERA di Vincenzo Salemme
(Ita 2000)


 Vincenzo Salemme faceva ben sperare ed invece la vena di comicità originale
sembra per il momento essere a secco.
 E come risolvere il problema?
 Attingendo alla formula tipo della commedia italiana: qualche banalità,
uomini travestiti da vecchiette e soprattutto due bellezze italiane da
calendario poco vestite (la Ferilli e la Arcuri), e poco importa se la loro
recitazione lascia a desiderare...per quella ci sarà (forse) una prossima
volta!

Valentina D'Amico


NONHOSONNO di Dario Argento
(Ita 2000)


 Buon prodotto di bottega, più che di botteghino!
 Dario Argento è infatti un grande artigiano dell'horror e quando vuole
creare
suspence e far scorrere il sangue è molto abile, e la prima sequenza di
questo
film ne è un esempio tangibile.
 Con Nonhosonno infatti Dario Argento è tornato al thriller, ma i tempi di
Profondo Rosso sono purtroppo lontani e il film risulta prevedibile tanto
che
si intuisce quasi subito l'identità dell'assassino; inoltre alcuni attori,
soprattutto la Caselli e Dionisi, sembrano confusi e spaesati.

Valentina D'Amico


AUTUMN IN NEW YORK di Joan Chen
(Usa 2000)


 Improbabile drammone strappalacrime ambientato in una suggestiva New York
autunnale (in realtà l'unica cosa suggestiva del film).
 Richard Gere ripete all'infinito la solita parte di playboy brizzolato che
cede alle grazie femminili, e con una variante alla love story si innamora
di una donna molto più giovane di lui che però è una malata terminale.
Buchi nella sceneggiatura ed umorismo involontario nei momenti tragici.

Valentina D'Amico


MEMENTO di Christopher Nolan
(Usa 2000) 


 Uscito in Italia in sordina è uno dei film più originali della stagione.
 Thriller atipico con un protagonista affascinate e fuori dagli schemi, Guy Pierce, 
già visto in L.A. Confidential, e qui impegnato a dare la caccia all'assassino della moglie.
Ma se riesce a ricordare il passato lontano, l'uomo non riesce a trattenere
la memoria dell'ultimo quarto d'ora, non riesce a ricordare chi è e cosa fa,
e così trasforma progressivamente il suo corpo in un'agenda pulsante, dove
tatuare nomi, date ed appuntamenti.

Valentina D'Amico


CAST AWAY di Robert Zemeckis
(Usa 2000) 


 Un bravissimo (come sempre in odore di Oscar) Tom Hanks sfugge miracolosa-
-mente ad un disastro  aereo ed è costretto a sopravvivere per quattro anni
su un'isola deserta.
 Sul piccolo schermo il mito Robinson è sempre più florido (vedi i vari
Survivor), ma niente può competere con un buon film e perciò possiamo anche
perdonare qualche banalità a Zemeckis, anche se è inevitabile chiedersi come
sia possibile che dopo quattro anni di totale isolamento Tom Hanks riesca a
ritornare a casa senza alcuno scompenso psichico.

Valentina D'Amico


BREAD & ROSES di Ken Loach
(Usa 2000) 


Un altro film sociale e di denuncia per Loach, che anche se abbandona i
sobborghi di Londra per la più assolata Hollywood non rinuncia alla tematica politica.
Un viaggio per incontrare la quotidiana lotta per vivere degli immigrati
messicani in America, ma anche il desiderio di un'esistenza migliore (non
solo il pane, ma anche le rose del titolo) e vista l'intensità del soggetto si
può perdonare a Loach anche un po' di retorica.

Valentina D'Amico


CHIEDIMI SE SONO FELICE di Aldo, Giovanni, Giacomo e Massimo Venier
(Ita 2000)

Opera terza del trio più famoso d'Italia e campione d'incassi
(meritatamente, caso raro per i comici) questo film, sicuramente più maturo ed intimista e
forse non si ride a crepapelle, ma la bellezza della trama, propio quella di
riuscire a dosare momenti brillanti e pennellate più intimiste.
Tutto ruota intorno ad una storia di amicizia tradita, ma questa volta
Aldo, Giovanni, Giacomo e l'immancabile Marina Massironi non hanno tradito le
attese degli spettatori.

Valentina D'Amico


LE VERITA' NASCOSTE di Robert Zemeckis
(Usa 2000) 

Finalmente un thriller che mantiene ciò che promette: suspence, pathos e
una serie di meccanismi narrativi ispirati al più grande maestro del genere, Alfred Hitchcock.
All'inizio del film sembra di avere già capito tutto, memori de "La finestrasul cortile" 
ed invece Zemeckis, regista raffinato, semina false piste ed
effetti speciali horror per due ore di puro divertimento.

Valentina D'Amico


BROTHER di T.Kitano

Un Takeshi che per necessita di mercato è costretto a fare un po' il
paraculo.Intanto lui molto più loquace usa o fa usare frasi ad effetto che
il mercato degli States spero gli abbia imposto. (Non penso siano totalmente
farina del suo sacco)Il doppiaggio è scazzato.(Mi sembra che lui abbia
richiesto in produzione la necessita' che il "discorso in giapponese"
rimanesse tale e l'utilizzo dei sottotitoli.)Come puoi ben capire
l'atmosfera dell'opera perde di spessore.Non diventa un falso, ma ci siamo
estremamente vicini.Non so se in Italia siano circolate opere con i
sottotitoli, ma se così fosse l'Arsenale non ci fa una grande figura e
bissa
la mancanza dell'anno scorso fatta con "L'estate di Kujkiro" in cui aveva
pizze con scene tagliate che parlavano esplicitamente di
pedofilia.(Takeshi malmena un vecchio che cercava l' approccio con il piccolo
co-protagonista.).
Per un cineclub che due anni fa ha fatto una rassegna totale delle opere
dell'artista non mi sembra un indice di serietà.
Comunque torniamo al film. La mano è sempre quella e la + che sufficienza
la raggiunge. Tre scalini più in basso di Hana-Bi.
La gang e l'amicizia virile, il modo di concepire la vita da vecchio yakuza
che affronta l'ignoto senza sbattere ciglio per lasciare intatta la
coscienza di sé: se non facesse ciò che fa non sarebbe (rimembranzebuddhiste).
E così affoga nel sangue sé, la sua banda e chi gli si para
dinanzi con fare belligerante senza fiatare. Non ci sono sfumature nel suo
approccio alla vita.Bianco o nero. In una società cosi shekerata, ma non
certo matissage, come la nostra può sembrare un eccesso, ma non lo è.
Quando la morte giunge inaspettata analizzando il contesto sapremmo
anche chi ringraziare.

france
(il nostro inviato da Pisa!)


I CENTO PASSI di Marco Tullio Giordana
(Ita 2000)


Il film di Marco Tullio Giordana rappresenterà l'Italia nella corsa all'Oscar.
Una scelta coraggiosa per un film altrettanto forte e tristemente attuale
che racconta la storia del giovane siciliano Peppino Impastato, coraggioso
militante di sinistra e dee-jay di una radio locale che oso` sfidare il potente
vicino di casa, il boss Tano Badalamenti, denunciando i delitti e lo strapotere della mafia e che venne ucciso negli anni '70.
Un film che risveglia le emozioni dello spettatore e che evoca rabbia, impotenza e tristezza per una storia che si ripete.

Valentina D`Amico


LA TEMPESTA PERFETTA di Wolfgang Petersen
(Usa 2000) 


Tipica storia d'iniziazione americana, spettacolari gli effetti speciali
di grande impatto, ma la sceneggiatura e` infarcita di luoghi comuni e la psicologia dei personaggi scarseggia.
L'elegia degli eroi che lottano contro il mare e le parole d'amore superano di
gran lunga i marosi e non basta il fascino di George Clooney a salvare un film
che rischia di annegare!

Valentina D`Amico


SCARY MOVIE di Keenen Ivory Wayans
(Usa 2000) 


Parodia demenzial-orrorifica del genere horror e non solo.
Tra rifacimenti delle pi- celebri scene di Scream, Matrix, Il sesto senso,
The Blair Witch Project e molto American Pie un film campione di incassi in
America e un trio di fratelli di colore in ascesa, gli Wayans che si prendono
gioco di tutto e tutti e si proclamano "senza vergogna"!
Battute divertenti e politicamente scorrette

Valentina D`Amico


TANDEM di Lucio Pellegrini
(Ita 2000)

Squadra che vince che non si cambia e dopo il successo di "E allora mambo" i due ex Cavalli Marci Kessissoglu e Bizzarri propongono un'altra commedia sensibile e divertente che affronta il tema della crisi di coppia.
I primi due, un cantante grunge ed un'eterna studentessa, vanno in terapia da due bizzarri psicologi new age che in realta` sono marito e moglie, sicuramente piu` abili a far funzionare le altre coppie, ma che come coppia proprio non funzionano.
Caos esistenzial-sentimentale!

Valentina D`Amico


X-MEN  - di Brian Singer
(Usa 2000) 

Diretta dal regista dei Soliti Sospetti un'altra trasposizione cinematografica di uno dei fumetti della Marvel, forse il piu` complesso: l'universo degli X-Men. Un manipolo di mutanti dotati di superpoteri che, come altri "diversi",
lottano per essere accettati dalla societa`. I buoni sono guidati dal professor Xavier, un volto noto agli appassionati di Star Trek come interprete del capitano Picard, accompagnato da un cast di giovani attori e dal grande Ian McKellen.
Spettacolari gli effetti speciali e il make-up dei mutanti.

Valentina D`Amico


Dinosauri -(animazione) - di Ralph Zondag
(Usa 2000) 

L'ultimo kolossal natalizio della Walt Disney ci racconta le disavventure di un piccolo dinosauro e della sua famiglia...


Il partigiano Johnny - di Guido Chiesa
(Ita 2000) con Stefano Dionisi, Chiara Muti, Claudio Amendola

Tratto dall'omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, Chiesa ci racconta in ben 2 ore e 15! il periodo partigiano, l'8 settembre  lo studente Johnny torna ad Alba per combattere il nazifascismo. Parte da solo per le colline delle Langhe,dove si unisce alla prima brigata partigiana che incontra.
Dylanfour


Denti - G. Salvatores
(Ita 2000) con Sergio Rubini, Paolo Villaggio, Fabbrizio Bentivoglio

Antonio (Rubini) da sempre ossessionato dalla sua dentizione; 2 Incisivi sproporzionati gli rendono la crescita prima e il raggiungimento della maturità poi difficile.
Paura di crescere, paura di diventare adulto.
Tra denti, Dentisti psicologi, madri, amanti giovani che sanno colpire(solo però fino a quando la bellezza non sfiorirà), mogli, bambini. Da vedere. Non un nuovo Salvatores, ma un Gabriele che evolve. IL TEMPO è un corridore. C' è chi sa corrergli dietro o almeno ci prova.
france


 

Casa di Toscana in Concerto

w w w . r o s i g n a n o n l i n e . c o m / t o s c a n a i n c o n c e r t o - © 2003 - a cura di dylanfour e xavier