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La prima parte di Kill Bill
ha diversi pregi e un paio di difetti per niente trascurabili.
Tralasciando tutti i discorsi sull'attesa (volutamente) creatasi, andiamo
al nocciolo e partiamo dai pregi.
Tarantino ne sa di cinema. Rende omaggio a tanti (esempi : Dario Argento,
Sergio Leone, se stesso, il cinema di Bruce Lee, Bud Spencer e Terence
Hill), sfoggia un cast di strafighe, anche brave, alle prese con ottimo
cinema d'azione (per inciso, Uma Thurman risulta ancor più
"vera" lasciandosi riprendere in tutte le sue meravigliose
piccole imperfezioni), mette in scena combattimenti ripresi in una maniera
tale da ridicolizzare, al confronto, qualunque altro film d'azione e di
combattimento, compresi quelli che si affidano alla computer graphic.
Infine, incastra una grande colonna sonora (anni '50 più '70) e
giocherella magistralmente con bianco e nero, colore e "anime"
giapponese (una parte "pregiata" del film, insieme al superbo
mega-combattimento che conduce al finale). Qui, il confronto con un
classico del cinema violento, "Natural Born Killers", nasce
spontaneo e mette a nudo i difetti.
Il primo è che in un paio di occasioni, la sceneggiatura rischia di
passare dall'iper-grottesco alla farsa (e la risata in sala serpeggia); il
secondo è che tanta efferata, e superlativamente ripresa (come già
detto) violenza, rimane fine a se stessa.
Se vi pare poco......
di: Ale |