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Max Gazzè                                        

Tenax  - Firenze - 14.11.00

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Già da questa estate avevo voglia di vedere Max Gazzè dal vivo, e dopo 2 volte (!) che mi ha era andata male (la prima volta alle cascine a Firenze e poi al giardino scotto a Pisa) per annullamento del concerto, finalmente sono riuscito a beccarlo al Tenax di Firenze. E la mia attesa è stata giustamente ripagata. Nonostante non ci fosse la folla che mi aspettavo di trovarci (la gente riempiva appena la sala), visto che Max sta raccogliendo un buon successo, il cantante ha fatto ugualmente un ottimo show. All’inizio, appena entrato sul palco e dopo aver imbracciato lo strumento, ha mormorato una cosa al chitarrista che credo solamente noi delle primissime file abbiamo capito, ma che ha rivelato quello che credo poi sia il carattere spensierato dell’artista: "…che si fa??". Poi, una volta iniziato a suonare, Max ha macinato ogni suo successo, sia del nuovo che del vecchio album, conferendo ad ogni canzone una discreta "forza" derivata da dei suoni abbastanza rockeggianti. Anche il pubblico ha gradito: ha cantato quasi tutte le canzoni (anche se le vecchie hanno riscosso più successo), ha interagito con l’artista cantando a mò di coro il ritornello di "Cara Valentina" a squarciagola tra una canzone e l’altra, oppure aprendo un ombrello con il quale Max ha giocato mentre cantava "se piove", saltando e battendo le mani. Da parte sua Max ci ha messo del suo: oltre che suonare, ha fatto divertire il pubblico con qualche intervento, giocando appunto con un ombrello, oppure radunando tutto il gruppo intorno alla batteria che hanno suonato tutti assieme prima con le bacchette poi tirandoci contro degli oggetti, oppure concedendosi il lusso di cantare a sorpresa "driven to tears" dei Police. L’unico neo è che appena terminato il concerto, max è scappato via dal palcoscenico senza dare possibilità, a chi eventualmente doveva andarsene quasi subito o non aveva la possibilità di aspettarlo, di farsi qualche foto o farsi firmare un autografo (non che sia una cosa che tutti fanno sempre, ma visto che l’atmosfera era più familiare che da concerto, quasi quasi ci speravo…). Insomma, a conti fatti, è stato un concerto che è valsa veramente la pena vedere e che consiglio a tutti. Ultima cosa da tenere di conto, anche se non è proprio fondamentale, è anche il pezzo del biglietto: visti i prezzi richiesti da molti altri gruppi, essermela cavata al modico prezzo di 24.000 £ (prevendita inclusa) e visto il rapporto qualità/prezzo, penso proprio di aver fatto un affare.

ambr


Casa di Toscana in Concerto

 

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