Live |
Voci
dicono che i Sun in a box non sono presenti,
quindi quando arriviamo ascoltiamo le ultime note degli Into
the hole, da Sondrio, non sufficienti per giudicarli; dopo di
loro i livornesi Humanoira propongono un metal
che pare influenzato dagli Einsturzende Neubauten e dal resto
della fronda industrial, e i lecchesi Pulp-ito
danno vita ad un concerto/spettacolo teatrale d'avanguardia,
che ricorda un po' i Devo nei vestiti di scena, ma che musicalmente
è un rock elettronico con poco tiro e, sinceramente,
un po' noioso.
Ben oltre la mezzanotte inizia Giorgio Canali
e i suoi Rossofuoco, ed è subito rock acceso e diretto.
Il chitarrista dei PGR è supportato da un'ottima band;
la bassista Claude Saut e il chitarrista Marco Greco sono precisi
negli interventi ma un po' defilati sul palco; sopperisce a
tutto Luca Martelli alla batteria, super carico, chiaramente
di estrazione metal, potente ed esuberante, ricorda Dave Grohl
batterista, e si vede che conferisce sicurezza ed energia all'intero
gruppo, perfino all'esperto e navigato Canali.
Il set è vario, equilibrato tra i tre lavori solisti
del chitarrista/cantante, per niente sbilanciato verso il nuovo
"giorgiocanali&rossofuoco", che sarebbe da promuovere;
i pezzi suonano molto più duri dal vivo, Canali ha qualche
flessione con la voce, più che giustificata dall'intensa
attività live (il giorno precedente a Reggio Calabria,
il giorno seguente dovrà essere a Brindisi); sembra quasi
una sorta di Springsteen de noantri, più tagliente nei
testi e meno personaggio.
Ottimo concerto.
di:
Ale
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