Live |
Bella,
come sempre, la cornice di FestAmbiente, con lo spazio concerti
molto migliorato rispetto ai primi anni : palco grande e professionale,
piastrellato il pavimento che un tempo era sterrato, divieto
di portare sedie nell'area concerti.
Giovanni Pellino negli anni ha messo su qualche chilo e ha attraversato
quasi tutti i generi musicali, a mio avviso onestamente e non
per moda; anche se ho amato i Negazione (dei quali Neffa è
stato uno dei tanti batteristi), così come ho apprezzato
Sangue Misto e I messaggeri della dopa, apprezzo Neffa in questa
sua ultima veste anche se non ne vado matto.
L'onestà, a parer mio, si vede anche dal fatto che nella
scaletta, oltre al repertorio dato dai due dischi, l'immancabile
"aspettando il sole" in chiave soul e una cover di
Marley, si ascoltino "get down on it" e "two
of us", inni funky della prima ora.
La band è giusta, e Neffa è l'intrattenitore di
sempre, scherza e dispensa battute, si innervosisce leggermente
quando uno dalle prime file gli chiede tutta la sera la "signorina",
fino ai bis dove ripete il pezzo e fa salire sul palco il tipo
per cantarla (e il tipo fa una figura barbina, non ricordando
il testo).
Ripete anche "Lady", unica concessione "commerciale"
della serata; che, tutto sommato,
è stata piacevole.
di:
Ale
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