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				In un condominio modernissimo ed ordinatissimo, improvvisamente 
				una mattina un vecchio professore di medicina uccide una giovane 
				studentessa soffocandola, dopodiché le apre il ventre e glielo 
				disinfetta; infine, si taglia la gola col bisturi che ha usato 
				per l’incisione. Un suo collega e il medico curante della 
				clinica privata del condominio, capiscono che il vecchio aveva 
				messo a punto un parassita del sangue, inoculandolo alla 
				giovane; il parassita però, causa un inarrestabile appetito 
				sessuale, e si trasmette col sangue e, appunto, con i rapporti 
				sessuali. Inoltre si agglomera in strani vermi simile alle 
				sanguisughe, ma molto più grossi, e assale l’uomo infettandolo. 
				
				
				Considerato il primo lungometraggio di Cronenberg (dopo i primi, 
				visionari corto e mediometraggi “transfert”, “from the drain” e 
				“crimes of the future”), anche se la versione arrivata in Italia 
				dura poco più di un’ora (ma la versione ufficiale è di 87 
				minuti, quindi niente di più facile del fatto che la versione 
				sia stata “sforbiciata”), questo film dall’atmosfera asettica ma 
				malata, è già l’embrione geniale delle ossessioni che Cronenberg 
				continuerà a portare sullo schermo. Il corpo come strumento 
				sessuale e fucina di malattie, la mente come mandante di 
				deviazioni di ogni tipo. Profetico, se pensiamo all’AIDS. 
				
				di: 
                  Ale  |