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Greenaway
non č un regista qualsiasi, premettiamolo.
E' geniale e, soprattutto, ama stupire e sperimentare.
Questo film, che č la prima parte di un'opera suddivisa in 3 episodi (pių
una serie TV, un cd-rom e svariati siti internet), racconta la vita
strampalata di un personaggio quantomeno particolare, Tulse Luper appunto,
che attraverso il XX secolo ci serve da spunto, secondo il regista, per
capire la storia dell'Uranio (numero atomico 92, cosė come le valigie).
La messa in opera č complessa; teatri di posa, sovrapposizioni di
immagini, ripetizioni di azioni e sonoro (effetto eco anche visivo),
inserimento di disegni nelle inquadrature, fermi e in movimento, narratori
che appaiono in diversi riquadri, suddivisione dello schermo (split-screen)
in varie forme.
Il pretesto della seire di valigie del protagonista, ognuna piena di
"ricordi" o comunque di particolari che scandiscono via via le
sue avventure, ci porta in giro per Europa e USA e ci fornisce un affresco
piuttosto ironico della nascita del nazi-fascismo.
Si ride anche, le situazioni sono come d'uopo grottesche, pruriginose,
perverse, insensate, ermetiche.
Non difficilissimo da vedere, ma consigliato solo a veri appassionati.
di: Ale |