I - Chi Sono
Ci
sono in giro diversi tipi di band che al di là del genere di musica che
propongono si possono dividere in due grandi gruppi.
Ci sono le band che nascono per far soldi anche se fanno canzoni di merda
e nonostante questo, orde di fanatici audiolesi si precipitano nei
negozi per acquistarne anche la minima cazzata, (vedi ad esempio un
disco dal vivo registrato per sbaglio nel cesso in casa della zia del
cantante, ma siccome non c'era luce, allora hanno suonato al buio e
allora, insomma, il disco è venuto com'è venuto, ma compratelo lo stesso
perché è una rarità!), poi ci sono delle band che tirano fuori
buoni dischi, ben suonati, ben arrangiati, pieni di buone cose, e non se
li caca nessuno, se non una schiera di indomiti fans che i discografici
chiamano "nicchia" e che permette a questi gruppi di
sopravvivere e resistere così alle continue minacce di tagli da parte
delle case discografiche, le quali naturalmente se ne sbattono della
qualità preferendogli i quattrini.
I Marillion ,fanno parte sicuramente del secondo
gruppo. La band Scozzese nasce (se non sbaglio) nel 1979, e si impone
negli anni '80 come una delle poche degna di far rivivere i fasti del prog
rock anni '70. Alla voce c'è un ex taglialegna di nome Derek William Dick,
in arte Fish. Il pescione ci sa stare sul palco nonostante il modo
di cantare e di travestirsi, che ricopia Peter Gabriel e che gli
costerà continui e fastidiosi accostamenti. Diventa un personaggio, e con
lui la band cresce di brutto. Tra il1983 e il 1987 escono "Script
for a jesters tear" (1983), "Fugazi"(1984), "Misplaced
childood"(1985), "Clutching at straws" (1987),
quattro perle di prog rock, quattro dischi uno più bello dell'altro
.
La band va alla velocità della luce, vende bene ha seguito,
è al top. Poi come spesso succede ai cantanti, un'ideuzza comincia
a girare nella testa del pescione, "e se facessi tutto da
solo?".
Così nell'88 decide di andarsene intraprendendo la carriera
solista (peraltro priva di grosse soddisfazioni). Inizia così una nuova
fase della band, il nuovo cantante, Steve Hogarth ha buonissime
doti vocali, ma non certo il carisma e la presenza di Fish. Esce così nel
'89 "Seasons end", il primo album dell'era Hogarth, il
primo che indica un'inversione di rotta anche in senso musicale; cambiano
i testi (maestosi e criptici quelli di Fish) e le sonorità e la band si
dirige dal prog ad un rock pop molto sofisticato e ben suonato. I
risultati commerciali però latitano, e negli ultimi anni sebbene la band
abbia sfornato album di buona fattura, (alcuni dei quali direi eccellenti,
vedi "Brave" del '94,"Afraid of sunlight"
del '95 o Marillion.com del '99) le vendite sono calate, tanto che
la Emi dall'alto della sua fama da mecenate ha deciso senza avvertire la
band di rescindere il contratto. Nasce così un'idea nuova ed intrigante.
La band chiede ai suoi fans di acquistare il nuovo cd prima che questo sia
nato in modo da poter pagare le spese per la realizzazione. La cosa
stupefacente è che all'appello via internet rispondono in più di 12.000.
Nasce così "Anoraknophobia" l'ultimo e sudato lavoro di
questa band particolare e a questo punto oserei dire dura a morire. Il cd
è distribuito dalla stessa EMI che è rimasta impressionata da questa
risposta appassionata da parte del pubblico. Questo ultimo lavoro
rappresenta qualcosa di nuovo per la band, le atmosfere prog molto ariose
lasciano definitivamente il posto ad un pop rock molto moderno sicuramente
in linea con le attuali produzioni di gruppi più acclamati quali U2 o
Massive Attack. Sicuramente un buon disco molto migliore dell'ultimo U2,
soltanto che la band Irlandese ha venduto l'impossibile rompendoci palle e
cervello con pezzi merdosissimi come "Beautiful day" o
"Elevation", mentre brani come "Quartz"
o "Between yuo end me" non se li cacherà nessuno e gli
ascolteranno solo le poche migliaia di amatori che si sono comprati il cd.
II - Concerto
Il 15 Settembre a Lucca c'è il concerto dei Marillion. Cazzo! Sono sei
anni che non mettono il culo nelle italiche lande e per di più a due
passi da casa. L'ultima volta era stata infatti a Genova per il tour di
Brave.
Compro il biglietto quasi un mese prima, 33000 lire
una miseria se paragonate ai prezzi attuali. Ok il 15 facciamo una
macchina di tre e partiamo, il concerto è nel "Cortile degli
Svizzeri" un bellissimo loggiato accanto al Municipio. Arrivato
davanti al portone vedo un centinaio di persone in attesa ,vabbè, sarà
un concerto tra amici… L'idea è prontamente confermata quando poco
dopo, in fila davanti al bagno per la pisciata pre-concerto, la gente
comincia a salutarsi, a meravigliarsi, a darsi gran pacche sulle spalle a
raccontarsi cazzate da partigiani del rock! Cazzo i fans dei
Marillion si ritrovano ai concerti, da qualsiasi parte arrivino
sicuramente si sono incontrati anni prima da qualche parte in Italia o
all'estero. È allucinante sembrano tifosi di una squadra di calcio!
"Anche se siamo nella serie B della musica comunque ci crediamo e ce
ne sbattiamo le palle dello show-businnes!". Tutto bello,
tutto maledettamente incredibile, un tizio mi si presenta davanti e mi
dice:
"Uè dove ti ho visto ? A Milano? No forse in Olanda? ","In
Olanda" gli rispondo, vaffanculo quello comincia a sparare un
sacco di cazzate, alle quali prontamente rispondo di si . Il tizio mi
guarda tutto contento, un uomo felice, una buona azione da giovane
marmotta… ma esiste L'Olanda? Dopo una fila interminabile per
pisciare, (le donne pisciano in 2 e hanno vesciche enormi!) zigzagando tra
i buoni sentimenti, riesco ad arrivare davanti al palco. La gente latita,
e nonostante la perdita di tempo al cesso, riesco ad occupare una buona
posizione. Alle 9.45 la band si presenta sul palco davanti a poco più di
mille persone. Accidenti, sono invecchiati!
Steve Rothery (chitarra) oltre agli anni ha messo su
approssimativamente un centotrenta chili buoni, Ian Mosley
(batteria) è invecchiato e basta, cazzo ma sono invecchiato anch'io…
Gli unici che tengono il passo e l'immagine da rock-star sono Hogart,
Trewavas (basso) e Mark Kelly (bravissimo alle
tastiere).
Il concerto inizia con la chitarra 12 strig di "Man
of Thousand faces" (This strange engine '97) e prosegue con la
bellissima "Quartz" dove Trewavas suona da grande. La band butta
giù uno dietro l'altro alcuni dei pezzi migliori dell'ultimo decennio di
fatiche, ma quando attaccano con i vecchi pezzi? La band suona strabene,
volume basso, suoni stellari, precisione (soprattutto Rothery è
mostruoso), sicurezza da grande band, sembra veramente di ascoltare il
disco…
I difetti però ci sono, e secondo me hanno un nome solo: Hogarth.
A parte l'impressione personale che mi fa, cioè che ha la faccia a culo,
non risulta né simpatico né brillante, si muove poco, fa tre accordi con
la chitarra staccata, non dice un cazzo, nemmeno grazie, ed ha quel
sorrisetto da sacciente Lord del cazzo che mi fa veramente girare le
palle. Nonostante i difettucci però il "simpatico" Steve canta
bene, molto bene, ma di vecchi pezzi, dopo più di un'ora nemmeno l'ombra…
Comincio a sperare nella seconda parte ,mentre la band esegue tre gran
pezzi a ruota come "Afraid of sunlight", "The
great escape"e "King". Dopo un'ora e venti c'è
la pausa ci guardiamo con gli altri, speriamo in una "Keyleight"
o magari "Garden Party" o "Incommunicado"…
La band riappare, causa la rottura del rullante del vecchio Ian, Trewavas
attacca un pezzo di basso insieme ad Hogarth, il pezzo non lo conoscevo,
ma la cosa è stata forte.
Ok, il rullante è sempre ai box, Rothery attacca (finalmente) "Sugar
mice" (Clutchig at straws), una gioia, cantano anche le loggiate.
Qui Hogarth non canta nemmeno, si gira verso la batteria, mi fa incazzare.
Finito il pezzo, finiti gli applausi, una voce tra la gente grida "FUGAZIIIII!!!!!",
il "simpatico" Steve gli tira una bottiglia d'acqua (PIENA!),vaffanculo!
Dopo attaccano "Easter" (Seasons end),e capisco che ormai
non c'è più niente da fare, quei 10 anni se li sono scordati anche loro…
La cosa assurda è che una band che ha costruito i suoi maggiori successi
10 anni fa, dovrebbe sfruttarli in modo intelligente, per promuovere i
lavori attuali. I Marillion non fanno questo calcolo da bambini, tagliano
i ponti con il passato, cercando di presentarsi come una band nuova, ma
questo ovviamente non può funzionare. È una sorta di karakiri, è una
logica che gli allontana da chi gli ha seguiti per anni, per passione, o
in memoria dei bei tempi andati, e non gli avvicina ad un nuovo pubblico,
perché la band non ha immagine se non se stessa ed il suo passato. E'
come se i Deep Purple non suonassero "Smoke on the wather"
o gli altri successi e eseguissero soltanto i pezzi più recenti, tempo 5
minuti farebbero il vuoto.
Dei Marillion non passano un video da anni eppure i dischi e buoni dischi
l'hanno sfornati, come possono resistere nel tempo se recidono le
proprie radici?
III - Epilogo
Finito il Concerto (un'ora e quarantacinque), rimango a guardare il palco
per qualche minuto, lo staff sta smontando, mi girano le palle…
Usciti dal portone ci dirigiamo verso la macchina, davanti a noi c'è una
folla urlante radunata davanti ad un bar, sono quasi tutte donne.
Saltano, urlano, fanno cori, ci avviciniamo, e sul banco del bar vediamo
uno stronzo a buco ritto che si toglie le mutande a ritmo di disco,
tra due ali di fiche eccitate, rivaffanculo anche loro. Cominciamo a
correre, questo è troppo, voglio andarmene a casa, passiamo per le strade
buie e deserte, e lontano dai rumori di questa bellissima città, un senso
di malinconia mi assale, è il vuoto che segue ogni passo, non si torna
indietro si va avanti comunque, anche se davanti c'è il nulla, anche se
ne siamo consapevoli. Ha ragione quello stronzo a buco ritto, almeno
metaforicamente ha ragione lui. Poi dopo, magari, con tutto quel casino di
fiche che aveva intorno, la metafora, almeno lui, l'avrà spiegata a
qualcuno…
SARDSKY
Marillion
Discografia essenziale:
1983 - Script for a jesters tear
1984 - Fugazi
1985 - Misplaced Childood
1987 - Clutching at straws
1988 - The thieving magpie(live)
1989 - Seasons end
1991 - Hollidays in eden
1994 - Brave
1995 - Afraid of sunlight
1997 - This strange engine
1998 - Radiation
1999 - Marillion.com
2001 - Anoraknophobia